Radioattività negli alimenti - NON DEFINITO
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Il controllo della radioattività negli alimenti consumati dalla popolazione è richiesto sia dalla legge italiana che europea, ed è attuato sulla base di un piano di monitoraggio definito da APSS.
- Becquerel [Bq]: unità di misura del Sistema Internazionale per misurare l’attività di un radionuclide ovvero il numero di decadimenti che avvengono in 1 secondo in un materiale.
- Il cesio-137 è un isotopo radioattivo del metallo alcalino cesio che si forma principalmente come un sottoprodotto della fissione nucleare dell’uranio, specialmente nel reattore nucleare a fissione. I livelli massimi ammissibili di cesio-134 e cesio-137 per i prodotti alimentari in caso di emergenze nucleari e radiologiche, in base alla normativa, sono i seguenti:
Alimenti per lattanti: 400 Bq/l; prodotti lattiero caseari: 1000 Bq/kg; altri alimenti: 1250 Bq/kg; alimenti liquidi: 1000 Bq/l.
Il livello massimi negli alimenti per animali è pari a 1250 Bq/kg per i maiali, 2500 Bq/kg per pollame, agnelli e vitelli, 5000 Bq/kg per altri animali
* Potassio-40 (K40). E' presente in proporzioni definite all’interno del corpo. A causa della sua radioattività il Potassio-40 emette continuamente segnali gamma che possono essere captati da macchinari opportuni
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Metadati della Risorsa
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Formato di distribuzione | Dati provvisori |
Licenza | Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) LINK |
Informazioni supplementari
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Ultima modifica | 14 dicembre 2022 |
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